giovedì 2 luglio 2009

Panca sconfitta

Stasera hai abbracciato le palpebre senza l'aiuto di astronauti in pillole o cerotti usati, hai rivolto parola seppure l'alcol ha influenzato il destino, il colonello Horty ha deposto le armi e tu con lui, ma non vi è più il pozzo vetrato o le scale della Red Erik dove timbravamo il giorno. Osservo le lucciole accanto alle bare cucite sul tuo cuore, fra talpe e minerve c'era il Diavolo con Dio a fabbricare ceramiche. Stanchi e pensionati scontavamo soli verdi e pettinati su una panca giù al mare. Piazza Sedile del Campo piange nel vuoto lattico, abbiamo scritto senza frecce, non ci sono più dardi né treni dirottati con le spranghe erbivore, non c'è più Mario Chiesa a farci microcapsule.
Ulisse ed Enea in conflitto nella Comune di Editoria, forza, coraggio e litania. Le croci ascoltano i passi dei tuoi processi, i nostri orologi sballati. E Battiato non ha cure per la stagione dell'amore a base di fibre, non puoi amare figli non tuoi né nani borghesi dalle facce offese. 
Strazio, puzzo e i vecchi tempi sulle terrazze di vodka ti fanno bella. Dove sei cucitrice di senso, alterami e scomponimi, sconfiggimi con un ventotto. Dio, sono ateo, grazie dio, sono morto con un bacio. Uccido: le tue labbra V1-V2...Okinawa remember...Okinawa Frawenfelder, my heart, your soul, link without drink, l'impossibilità dell'essere zerbino sapor verde camino...

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