La mia spada infligge un amara sconfitta all'espressionismo, il calice futurista è ai tuoi piedi, io umile servo m'affaccio dalla serranda di miele, la mente s'offusca di false esistenze, ora te le presento:
-Piacere mi chiamo Aik, pitto al mattino, imbratto a tarda sera, hai per caso degli occhiali?-
-Piacere mi chiamo Bert, son morto in una rissa fra topi murati vivi in un musical-
-Piacere mi chiamo Edward, sono stronzo e coglione, faccio l'assicuratore, ho dei calici per gli occhi a quattro ruote se vuole-
-Piacere mi chiamo Sismondo, faccio il bottegaio a Recanati, son qui per quei gomiti sigillati-
-Piacere mi chiamo Marco, colmo divani di giorno e incendio cassonetti, quaderni e volti stupendi di notte-
Il tuo volto da attrice non sarà mai più così bello...
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