mercoledì 8 luglio 2009

Calici fluorescenti

Il tuo volto condensato di grafemi amorfi, incarna la bellezza trasversale, il premio Nobel ha il tuo volto, le bombe hanno il tuo volto, tutto ciò che aspiro ha il tuo sapore, la mia chitarra con la varicella russa sognando te, io recito solo per te, navigo su perle di alluminio, su quadri metonimici, ispiri i 360 gradi delle nuvole colme di te, essenza mirabile solo da chi non ha paura della luce.
La mia spada infligge un amara sconfitta all'espressionismo, il calice futurista è ai tuoi piedi, io umile servo m'affaccio dalla serranda di miele, la mente s'offusca di false esistenze, ora te le presento:

-Piacere mi chiamo Aik, pitto al mattino, imbratto a tarda sera, hai per caso degli occhiali?-
-Piacere mi chiamo Bert, son morto in una rissa fra topi murati vivi in un musical-
-Piacere mi chiamo Edward, sono stronzo e coglione, faccio l'assicuratore, ho dei calici per gli occhi a quattro ruote se vuole-
-Piacere mi chiamo Sismondo, faccio il bottegaio a Recanati, son qui per quei gomiti sigillati-
-Piacere mi chiamo Marco, colmo divani di giorno e incendio cassonetti, quaderni e volti stupendi di notte-

Il tuo volto da attrice non sarà mai più così bello...

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