domenica 28 agosto 2011

Asso di un mazzo incompleto

Buonanotte giorno, le ombre degli uccelli che ridono su una croce dichiarano l'uragano che i trecentosettanta mila non vedranno. Oggi sono in Finlandia, un vecchio zio ignoto mi ruba l'accendino, ha avuto tanti cancri quanti guai e ancora lì con le sue marlboro impastate di calcestruzzo e nulla lo scalfisce, neppure la moglie anzi ex. Mi lascia a disagio, distratto anzi di sasso lei è immatura, giudico, scrivere ha questo piacere perverso, parlo di lei, il nemico numero uno. Il mio nemico lascia la luce accesa, guarda la tv al massimo volume, si sveglia di pomeriggio e inguacchia il mondo con le dita oliate. Il mio nemico salta la fila, è simpatico, gusta l'effimero e replica le battute altrui. Si scatena un isolotto di grattacieli, si inverte ileicattarg, a rallentatore g r a t t a c i e l i, a stagioni alterne o forse asfaltate come i divani asfittici. Oggi dormo poche ore, poi vado alla mediateca, chi muore mi troverà lì, come un asso di un mazzo incompleto

giovedì 25 agosto 2011

Solo chi può diventa pazzo

Quando scrivo è perché ho voglia di leggere, una considerazione priva di sentimento, venale, coercitiva. Sondo gli umori che si alternano nella mente, a volte mi perdo, altre rido e non penso. Penso troppo, di ogni conoscenza che apprendo la mia mente si estende, la parte cosciente diventa pragmatica, strutturale, suddivide e ordina il mondo su due basi solide quali forma e contenuto, faccio delle buone sintesi. L'altra parte, quella inconscia, rielabora queste conoscenze e struttura un mondo deformato, la mia donna è un assassino, mia madre è un fantasma e il mondo mi deride, nulla è vero e tutto è falso, sono Truman ti assicuro lo spettacolo è la mia mente. Talvolta mi ritrovo al centro fra le due parti pensanti del mio cervello dove quella conscia si dice convinta della realtà intorno mentre quella inconscia deruba ogni certezza e struttura in egual modo un mondo alla rovescia dove io, lento da sempre, capisco l'inganno universale. A cosa credere non so, la parte inconscia è più rapida meno ovvia e più affascinante, quella conscia è evidente e ovvia al punto tale da essere confutata.

La sua paura più grande qual è? - chiese un giornalista in cerca di uno scoop-
 E' quella di accorgermi delle cose, di diventare pazzo, di essere così tanto alla ricerca del vero che non credo più a nulla, neppure alle mie mani. La paura più grande è nel piccolo quotidiano che, così piccolo, si ritrova a elaborare un mondo attorno al semplice rendendolo complesso. Solo chi può diventa pazzo.

domenica 21 agosto 2011

120 km/h

Corro, con l'auto o qualunque veicolo, perché altrimenti sogno, perché se sogno sono ingordo, divento pazzo e poi  tu mi leggi. Sono ligio a tutto fuorché a me stesso, vengo sull'auto in corsa, mi arrapa correre, specie se ubriaco, un giorno sarò sulla cronaca locale, chiunque tu sia mi raccomando un lead che non superi le 40 parole. Ho una prostata malmessa però continua a succhiarmelo altrimenti esplodo. Scrollo perchè altrimenti non è giorno, penso a lui ancora pazzo di lei, sei ridicolo; penso a lui ancora depresso perché vuole fare ma non ha il materiale: Giovani Cicale imparate a Risparmiare. Una teppista qualunquista, forse grillina, la pesto. Un teppista comunista, forse per davvero, non mi conquista. Ho bisogno che tu beva altrimenti non sono attraente, ho bisogno di esser nudo altrimenti non posso scoprirmi. Ho bisogno di un'amica, forse di una sbronza, ho bisogno di un amore, forse che si sbronza, e che non sia sempre tardi per pagare. Ho bisogno che tu sia lucida quando siamo folli, ho bisogno che la depressione non sia l'unico punto comune. Faremo un partito amore a stelle e strisce, con chi sogna e chi si sbronza, con chi ride e chi deride. Io voto Cioffi, un voto inutile, così che rido, così che vivo.

venerdì 19 agosto 2011

Salerno 1984

Le teste piatte sui muri si leggono ad occhi chiusi, come se un uomo avesse segreti al cospetto della sua amata. Tergiversare i controlli è inutile, videocamere di sicurezza, sensori di movimento, laser traballanti e una piazza larga come il mondo sul mare: Qui Non si può Scappare. C'è un uomo come statua che pedina con lo sguardo ogni individuo, il pensiero di poter essere sottocchio lo blocca, dalle carceri all'ora d'aria, Jeremy il Buono lo sapeva, ti svuotano le tasche con l'unico vizio concesso, qualche grammo di alcolusso. Prima c'era una piazza sviluppatasi negli anni come epicentro sociale, questa aveva mille vicoli, luci soffuse ed era frequentata da tutti, oggi invece viene compressa da militari, bottiglie di ghiaccio cascanti, dagli elicotteri comunali, la protezione civile ci scarica i rifiuti e il deflusso è realizzato. Oggi nella larga piazza fa caldo, ci buttiamo a mare e navighiamo con i topi, ho sempre avuto paura dei topi, alcuni sono morti ma cambia poco. Qualche squadriglia di schiavi ha provato a pulire ma poiché dovevano pagare per lavorare ci hanno rinunciato. Non ci sono fondi, la piazza è costata molto a noi cittadini e molto poco ai privati. Ora la camera 101 mi attende. Non c'è fondo alla Piazza dell'Oppressione.

giovedì 11 agosto 2011

Non ha senso

Non ha senso: il fatto che scrivo a quest'ora è una chiara testimonianza di vita insana. Dato che non ha senso che scrivo a quest'ora non avrà senso neppure ciò che scrivo. Quindi secondo logica non dovrei scrivere ma visto che lo sto facendo sono ad un punto illogico. Siccome il punto è illogico sono coerente con i precedenti post di questo blog. Pertanto in base alla personale coerenza mi impongo di  scrivere ciò che non ha senso manifestandolo con l'atto insensato della scrittura. Mi baso su quel che sono ovvero illogico, insano, privo di senso e tutto ciò che faccio lo faccio solo se privo di senso.