lunedì 17 febbraio 2014

Il rumore del vicino

L’orologio di casa è fermo alle ore otto e quaranta e cinquantasei secondi. Le lancette non si inseguono più, non vogliono più incrociarsi. Tre aste di diversa misura ferme e distanti, come noi che non ci vediamo da tempo perché fa rumore. Guarda il silenzio delle lancette. Fredde su sfondo bianco si adattano ai muri sporchi sembrando statua cosa bella e morta. Il rumore della lavatrice, del frigorifero, del forno, della radio impongono di aumentare il volume della suoneria al telefono. Ho una suoneria così alta che il vicino di casa vorrebbe rispondere con tutta l’irritazione che ha in corpo. Violento mi distruggerebbe senza psicofarmaci. Anche io.