sabato 1 agosto 2009

Condotto senza squame

Buongiorno notte, chi l'avrebbe detto? Ora una musica ebrea ti accompagna alla porta, hai accarezzato coperte, libri. Le poesie di Valery le hai amate. Hai pianto di gioia, hai amato con i pori dell'autolavaggio, lo specchio era nauseante, hai scattato molte foto e condotto i ricordi attraverso i ventricoli d'ovatta.
Il limoncello era grazioso fra le due labbra, la dinamite l'ho accantonata, oggi non bramo sangue altrui, l'odio ora è solo un film di banale denuncia, la favola prende forma, tu sali le scale verso il castello delle lamette, dal marmo nascon fiori addestrati ai sensi umani, oggi i pappagalli regalano un ambo sicuro, presentati e dona un luigi d'oro.
Le calorie del bacio, i sapori del nostro microcosmo, le chitarre appaiate fra i palombi di piazza San Francesco, le forbici e le manette, i fazzoletti e i dizionari, le madri autoritarie, le piazze asciutte, Giuliano Palma che canta e noi fuori ad ascoltare il thè dell'Alahmbra, bassa e felice, i centimetri della faccia accarezzati come distributori nei deserti.
L'alba ancora la timbriamo in vecchio stile ma il filtro del nostro amore è in una stanza di una casa popolare, oggi ben poco reale.
Soffieremo ancora insieme la vela della discordia e lo sai però oggi è un gran giorno...Buonanotte giorno.

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