martedì 18 agosto 2009

Articolo in basso a destra

Lei resuscita da una vita. Io incastrato nella paranoia, creiamo fluidi armonici densi di acne vegetale, sospiriamo ancora con i cani abbandonati, la notte fredda e consistente con un peso acre e gotico.
Battiamo sui viali le molecole avanzate dai nostri orgasmi che trasudano stricnina fumata male. Lasciamo al nulla la beffa del tempo, scondinzoliamo ancora un po' rendendo il tutto vano, voliamo su vespe commiserando le morti dei termosifoni.
Le nostre macerie saranno polvere di mare che mai alcun verso potrà eguagliare, mai potrà seguire il sentimento vivo del nostro squarcio di mondo. Urlando al popolare rivoltato in due tombe una secca e una piena in mare. La carnale frantumata da pub di legno e i pilastri del wiskey vanno giù sulla periferia.

FUGGI COL TUO SCOOTER FUGGI COL TUO SCOOTER FUGGI COL TUO SCOOTER FUGGI COL TUO SCOOTER
IO CORRERO' CON LE LACRIME A CENTOALLORA
LASCIAMI STORPIO A SOGNARE LASCIAMI STRETTO A VOLARE LASCIAMI SECCO A SOGNARE
IMPARERO' A GALLEGGIARE, A FARE SOGNI LUMINOSI CHE IRRADIERANNO IL TUO SENTIERO OVATTATO DAL MIO SANGUE.

Non ci saranno mine perchè saranno sul mio petto, non ci saranno pugnali, li avrò tutti sulla schiena, il freddo violentò sarà condensato per lo smog, la nebbia sarà sterile e il vento gonfierà le tue ruote.

FUGGI COL TUO SCOOTER FUGGI COL TUO SCOOTER FUGGI COL TUO SCOOTER FUGGI CON IL TUO SCOOTER
IO CORRERO CON LE LACRIME SULLE SPALLE
LASCIAMI MORTO A STONARE LASCIAMI MORTO A STRAFARE LASCIAMI MORTO A RESPIRARE
COLLASSERO' GALLEGGIANDO FARO' CIAO A TE IN SALVO CREDENDOMI VIVO
SARO' IN UNA RISSA DI FIAMME, MA CON L'AMORE IN SALVO.

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