martedì 15 dicembre 2009

Stemma Glaciale

Lungo il sentiero desolato un mostro blu cammina di lato,cosciente dell'arrivo,ha perso le ruote con le quali era partito,accosto,gli offro un passaggio,dice che ha lavorato anche di giorno nella sua vita ma Giove non lo tollera,solo nel ghiaccio della notte muove il corpo e assorbe le luci dei neuroni nella morsa dantesca,un tempo faceva il camion ora risponde solo fischiando.
Intona versi marroni su mani traballanti dinanzi a traumi e scosse di polvere domenicale,ei diventa fiamma di violini violenti che diventano un giro per il freestyle del giovane senza patria in cerca di camaleontiche creature da depistare e trucidare.
Lustro il cuore dalla polvere,cammino su gocce come Cristo,mi getto fra la folla e all'amo abbocca una Minerva decaduta fra rubini e diamanti,io son popolare,grezzo e volgare,lei fine e impaurita si muove molleggiando le dita,io arsenico del settimo zaffiro reale duplico le speranze.
Tu chiave apollinea,io dionisiaca galera.

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