martedì 1 settembre 2009

Canzone del sarà

Le urne teleferiche addobbate fra le miniere-cantano a squarciagola panni multicolori-presto il mozzo avrà il figlio timoniere e tutte le lanterne saranno luminosa ombra per gli irradiatori-che gli ridono pure addosso come fossi nei pianeti rossi completi a tiro nel rosso petrolio zaffiro-e che pianghi pure il cielo tra i dossi-color pece tra gli alberi che pisciano dallo Shakiro.
Il sorriso di una cometa sarà l'occhio dell'artigiano-sabato sarà banale ma festeggeremo-con cori masterizzati e catene del fusto di un caimano-tanto si sà pulluliamo in ciò che saremo.
Nuove labbra in foto all'insalata-l'oceano presto soffierà sulla strada-faremo gli autostop con i cervi-saremo lucri di falci metereopatiche-attaccheremo le lampade per vedere l'azoto e i ribelli.
Nelle liste di centro ci sarà Ezechiele-ci fingeremo preti e apriremo un locale-con tavoli a forma di San Michele e tutti dovranno pagare alla cassa e all'altare.
I morti non saranno mai graditi-gli ospiti potrebbero grattarsi i cellulari-avremo un sorriso lungo i fiori conditi e faremo festa con tutte le tenere liceali.
E che si fotta pure il tesoro del domani-noioso flagello della curia dei presuntuosi.

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