giovedì 2 settembre 2010

Blasè


I falsi coralli si diramano per strada strisciando mutevoli e mutati, il loro principio era ben diverso quando fuori dal guscio uscirono, erano la risultante di una famiglia la quale era degna di esistere. Il vero corallo però insediava le loro vite e i piccoli e viscidi serpentelli di campagna decisero di somigliargli cosi da non poter essere mangiati in quanto apparentemente suoi simili ma in sostanza privi della forza che rende il corallo egemone fra le famiglie della piazza. Divennero identici, per il bosco vagavano solo coralli, veri e falsi, questo processo di discontinuità si chiama imitazione e nasce dalla paura, come ogni piccolo uomo, come me, no stress sono un Blasè
Il drago era sveglio e mi puntava con il suo sguardo fisso, immobile, freddo, avevo paura ma non potevo muovermi i suoi occhi mi controllavano, c'era una mazza accanto a me e lui era ancora statua, cerco di prenderla e nulla cambia, questo resta fermo a scrutarmi quasi con un'aria di superiorità, presunzione, ero convinto di doverlo uccidere. Un colpo secco e apre gli occhi!quelli erano i finti occhi servivano appunto per questo, lo colpisco ancora prima della sua reazione e lo guardo negli occhi, cala la maschera, i baffi si rinsecchiscono in un istante. Ho ucciso un povero animale innocente che non bramava desiderio alcuno di dormire. Nessun trauma per me sono un Blasè. 
Il mio iguana era da un mese fermo, immobile, come il drago prima citato, non mangiava, ne si muoveva, stava sopra il pianoforte con il quale si era creato un certo feeling, credevo fosse semplicemente in una fase della vita  durante la quale si sta così semplicemente a svuotare la mente, per non commettere errori decisi di lasciarlo solo e immobile nel suo mondo. Tutto procedeva con calma fino a quando una notte mi sentii soffocare, era la sua morsa, il territorio era suo, la mia tomba coincide con la fine delle mie esperienze con gli animali. 
Fortunatamente sono un blasè e quindi attutisco tutti i colpi,  l'attitudine al sentimento è nullo in quanto il mondo opaco, il grigio dello zoo metropolitano delude ogni minima aspettativa di sensibilità rispetto a qualunque cosa. Potrei scrivere qualcos'altro ma è inutile, non serve. Sono morto. 

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