lunedì 5 aprile 2010

Me Dio Cre o Me Dio cre o

Affanno il respiro con autocontrollo,la fretta fredda è composta così
-Narratore scritto da Marco Mastrandrea
-Le musiche le ha composte Luigi Attanasio De sio
-La scenografia è un'opera di Pavlin Pavel
-La regia è diretta da Oscar Sconsigli

Suono di sveglia,un camion si sposta dal letto,io m'assopisco ancora nudo fra le lenzuola,il motorino s'acceca fra gli arachidi anarchici e Saturno è ancora lì in bella vista.Scuoto la testa ancora un pò confusa,il baccano di ieri a sconquassato le membra e le orecchie girovagano ancora su pianeti sconosciuti.Squillo di telefono,cigolio di porta,urlo disumano.Scendo di corsa le scale e trovo mia sorella in lacrime in un angolo,il viso è sfregiato,l'autore posso immaginarlo da solo.Dice di essere sbattuta contro l'ennesimo spigolo,in fondo a scuola dicevamo sempre così.
-Cos'hai al braccio destro?-
-Sono inciampato mentre studiavo-
-Ma tua madre ti aiuta con i compiti?-
-Sì-
-E da quale lato si mette?-
-Al mio fianco.Il destro-

Oggi nostra madre non c'è più,è ancora al Bar del Centro a farsi palpeggiare da stronzi,ubriachi,bastardi,tossici,avvocati,pensionati,stronzi di immigrati.Il suo compagno è sbronzo,mia sorella minore è in una veste di seta sottile,il suo indumento preferito,supersonico,nessuno poteva oltraggiarlo,con lacrime e sangue.Eppure qualcuno l'ha fatto.Eppure qualcuno ancora sfugge da me perchè troppo ubriaco anche di prima mattina per poter tenere testa.
I vigliacchi come lui si riuniscono al Bar Francia 98 dove bevono,giocano a bigliardo,tutti guidati dal furore accecante che rende l'uomo bestia,i puri bisogni,vacui piaceri e nessun dovere.La scala gerarchica di questi beoni è composta da Joe La Salamandra che sguscia dai letti durante la notte con un coltello di marzapane,Frank La Seppia giocatore d'azzardo incallito che narra di aver vinto al suo tempo 30 milioni di lire a Emilio Fede,Ricky FieraGamba,vedovo di moglie e reo di essere lui l'assassino,le prove però non sono mai pervenute al giudice,Il Cammorrista psicolabile elemento convinto di essere un gangster e in compenso sniffa tutto il giorno la farina,Lucio Drum uomo che compone svuotini di erba spacciandoli per tabacco aromatico.I boss sono Buddah e Allah,quel fottuto musulmano che mia madre ama tanto e l'amico che se la sbatte per concessione di tanto in tanto.Entro nel bar con la beretta,sono vestito da chirichetto e urlo forte vendetta.Questa storia come al solito si dovrebbe concludere con la vendetta e la piramide in terra tutti gerarchicamente morti ma questa volta no.La mia vendetta è cieca,non ha un piano vero e proprio,come ogni Amleto la fine è io scivolato sulla macchia di sangue di Joe Salamadra,Lucky Strike con un cranio perforato,Fieragamba che ora si chiama LungoBusto e Allah e Buddah che non lasciano respiro più lungo di quello di una vendetta sognata e improvvisamente scivolata in terra in un tumore a spirale e coinvolgeva me,la vodka con ghiaccio di Saturno,mia sorella doppiamente in lacrime,mia madre consolata da Allah e palpata da Buddah ed io ad invocare Dio,distratto e con il cellulare spento,al suo ennesimo giorno di vacanza.
Suono di sveglia.

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