lunedì 26 aprile 2010

Guardando il balcone di via Fratelli Palumbo

La notte è muta,sono io,silente e pensoso,gli unici rumori sono le mie boccate di fumo e un gatto che struscia fra i bidoni di latta.Si vedono poche stelle dal balcone,giusto quelle famose,quelle che ormai son stanche d'essere in prima fila.La luna costeggia a lato del mio occhio sinistro,strizzo gli occhi due volte,un pò di polvere ha inceppato l'ingranaggio.Guardo in alto s'è capito,l'aura delle luce artificiale compie il proprio dovere,un lampione però sfuma.Scommetto con me stesso il sesso dei passanti,ne passano pochi,ho il 50% delle probabilità,a volte più.Passa una coppia di rumene ubriache,queste irrompono la quiete,sbattono contro un garage e fracassano una bottiglia nei pressi del bidone,il gatto scappa intimorito,le donne ridono alla vista di un ragazzino,avrà appena sedici anni.Gli urlano contro italiano di merda ma lui non sente,ha le cuffie che sovrastano le loro voci,si avvicinano vogliose,questo non si rende conto,lo prendono per una delle sue lunghe chiome bionde,lo gettano contro una porta e lo graffiano in viso,prendono una padella dai rifiuti e lo obbligano a leccarla,poi la sbattono in faccia,questo urla,getta grida di aiuto,sollecita qualunque anima nei dintorni,mi fissa ma ormai è tardi sono ipnotizzato dai rumori,ho smesso di guardare da un pò,riprendo ciò che stavo facendo e riaccumulo i pensieri,torno a guardare in alto.

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