lunedì 12 aprile 2010

Marcia indietro(speriamo che una gallina passi)


La spazzola istrionica coglie i cumoli del venerdì sera,la sera s'era messa male, chiesi a delle vecchie puttane dov'era la sagra delle galline, queste mi rispondono estasiate, il tragitto è lungo la statale 16 e il pavone ancora dev'essere spennato, la tradizione è viva nelle loro gonne sotto il ginocchio, nel leccare l'asfalto oscultato dal riverbero prodotto dal passo del sacerdote. Se fossi giovane sarei adatto per Pasolini, mi scoperebbe su quella transenna che Rodano ed io abbiamo interrogato,lui dice di vedere un cinghiale con lo smocking mentre io annaspo in una porchetta, il paese ci ha travolti. Crotone mi illumina d'assenzio rifiutando il solito wiskey, oggi è tempo di vino, oggi è tempo di tammorra. Carmen ha mal di stomaco,il vino casareccio che abbiamo comprato brulica nelle viscere e gli ormoni sono fuori. Chiudo uno spinello con un senegalese mentre attorno a noi la piazza prende fuoco, un bimbo suona con Crotone, canta la sua terra,in un viscerale tormento causato da lampi e tuoni che gridano distanza dall'uomo e dal cemento. La serata è sull'altare, le vecchie bestemmiano contro i pulcini, non sanno degli ormoni anticrescita, non sanno di greenpeace, non sanno nulla, vogliono trentamila lire, rifiutano gli euro e votano conservatori, piango mentre rido.Condotto il ritorno all'auto, dopo ore di cammino per rintracciarlo, ci spalmiamo sui sedili mortificati dalla multa per non aver pagato la dogana, i forestieri sono polli, le nostre donne son galline, nella loro trappola ci siam cascati senza vasellina, nei nostri deretani ci son caduti tutti e sono riusciti solo per poi rientrare, nonostante ciò, una gaudiosa e ilare serata.

1 commento:

  1. Ci manca solo una cosa:
    Prima che arrivassimo noi c'è scappato il morto
    almeno così dicono

    P.s.
    Il cinghiale era vestito Adidas :D

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