domenica 28 febbraio 2010

La catena sognata

La fiala sognata,una di quelle dense di metadone e petrolio,di metano e zafferano,una di quelle che lo stomaco si svuota e il cuore soffia,una di quelle che ti fan risparmiare l'unico padre,le mille botte di stress,le continue aspettative e il sesso con un australopiteco.
La fiaba sognata,una di quelle che senti in genere dopo le fiale,con folletti a guidarti nel lungo sospiro folto di ciuffi verdi stimolati da lune basiche prive di morale,si una fiaba priva di morale,un proiettile nel sistema solare,nessuno cambia eccetto la tua mente.
La fuga sognata,è invece quella che risolve tutto,c'è solo sangue,urina,sterco e quant'altro di materiale,nulla che rassomigli allo spirito,nulla che fiuti l'indizio giusto,solo ginocchia in volo e peli irti verso il parcheggio di dio.
Ma la realtà è del tutto differente,si evolve in un cacciavite a stella,in promesse sfiancate e rutti,palpeggiamenti,stronzi,bastardi puttanieri,venditori di rose.
C'è chi cucina lumache,io uccido uomini,chi possiede la ricetta si presti pure sarà un piacere del tutto mio servire i truculenti fra sangue e crema....in fondo mi piace pensare che alcuni ancora vivi siano solo poveri morti traboccanti di dolori.

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