giovedì 8 marzo 2012

Alba

I miei amici sono anime d'annate, sono anime dannate, sono anime sempre neonate. Sono all'alba umida della fermata del bus, senza orari, senza direzioni. Sono coi capelli bianchi e spettinati, la lisca di pesce come pettine, i vestiti con colori disarmonici e frammentati, hanno gli occhi grandi come tutto l'oceano. Sono in divisa senza avere alcuna mansione, relegati in strada a fare da guardiani del giorno che nasce. Di fatto: se il sole sorge è merito delle loro vigili attenzioni, deposte con cura pia. I miei amici non discutono della crisi, la subiscono. I miei amici non credono in Dio, ne hanno fede. Non rispettano l'ambiente, sono la natura. I miei amici sono la prova che fra resistere e restare c'è un gran passo da fare. I miei amici sono di un altro colore, di un altro aspetto. Sono il futuro regresso, la via punita. Non conoscono il compromesso, sono amici non compagni.


E' doveroso precisare che il post è volutamente sarcastico e la prova è che io non ho amici.

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