domenica 19 febbraio 2012

Stupido non ridere




Ci perdiamo, ci confondiamo, ci arrestiamo o proseguiamo a ritroso. E’ una vita incontrollabile nella sua lentezza, inesorabile a gocce scende perpetua giù a fondo. 

E’ un bisogno di attenzioni e cure, spesso meschine come troppo se mi vuoi bene piangi, riduttive, piccole. 

Un mondo fatto da poche persone incollate con un’idea, uno stereotipo, un genere, un archivio, uno scaffale, un foglio,una serie di lettere, un codice, un punto. Un sentire continuo di equilibri inesistenti, a pezzi di pazienza e tolleranza assorbita dalle atrocità dell’uomo. Piccoli e testardi, minuscoli e ottusi ci perdiamo nell’inutilità dell’amore, del legame affettivo, dell’amicizia storica. Per loro siamo disposti a cambiare, a mutare, a fare, a dire, a difenderci, a respirare, a morire. 

Siamo granelli che in contrasto fra i propri interessi scivoliamo nel petrolio; ci sporchiamo diventando ricchi. 

E’ una storia breve, di poco conto e che non sempre vale la pena di ascoltare. Non tutte le intelligenze sono utili a progredire, alcune vivono di solo regime; il proprio. Bisogna sapersi bastare, dire una parola in meno e passare un’ora in più con se stessi, se si cerca gli altri perché non si è in grado di stare soli, cercare la compagnia diventa immorale. 

La prossima Repubblica sarà diversa con assessori all'ottimismo, al pessimismo e al realismo. La prossima Repubblica sarà diversa, ci saranno i sognatori ad occupare le poltrone e gli incompresi a dirigere le orchestre, i preti a far casino e i bambini a predicare il bene. Stupido non ridere.

soundtrack: La repubblica del sole - Ettore Giuradei

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