venerdì 29 aprile 2011

Il risveglio

Vorrei una colazione senza piatti svolazzanti, grigi malumori o scale al posto delle sedie. Un risveglio comodo quasi come se stessi per addormentarmi e lieve la mia soglia di attenzione si innalza con sinfonie live sul terrazzo del mio garage. Sniffare l'aroma del caffè arabo o brasiliano di cui il cuscino si impregna, il tintinnare del suo buonumore con una camicia un poco usata, nella notte gettata, e dolci baci sul collo. Alzarmi nudo dal letto e indossare la vestaglia solo quando ne ho voglia, socchiudere gli occhi con il sole mattutino degno della primavera inoltrata. Scendere in ascensore in cucina dove il cane scodinzolante è fra i piedi, gustare l'armonia della famiglia, degli affetti e proseguire sapendo dove si è diretti. Andare a lavoro felici, anche se questo è straziante, fare un passo e vedere l'orizzonte allontanarsi, fare un passo per fare un miglio. E' proprio una bella giornata.

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