venerdì 8 aprile 2011

Il millennio ardimentoso

Le monete si fanno tese, si spalmano sul collo e indirizzano dei ragni alla gola, le gomme si incastrano fra le assenze continuate, mai nessuno alla porta, qualche cocktail metropolitano e una bufera parlamentare. Le croste del dito indice si azzuffano al metro, le guardie del corpo governano le cooperative. Qualcuno muore. Le angosce delle tesi per uno studente, le gocce d'asfalto per il poeta, le miniere d'argento del pubblicitario, le grafiche d'autore. Il millennio della satira è ardimentoso per quanto fa schifo ad un piede sibilla le lucciole figlie del firmamento. Cancellarono il passato, cancellando il futuro, si opposero alle linee del tempo, mallearono i costrutti mentali di ogni individuo, relegarono in castigo le bocche assetate di cibo e quelle affamate d'acqua. Costruirono mercenari lungo il fiume, il cavaliere sempre lì, tutti lo conoscono meglio di chiunque altro, chiedi in giro e ti diranno 
- Quel vecchio pazzo vuole guadare il fiume da anni, tutti lo guardiamo-
- E voi che fate nella vita?-
- Aspettiamo una sua mossa-


Non cercare il senso in quello che scrivo, sono solo stressato, pieno di ansie e se mi rivolgi parola sarò scurrile. Questo post non ha senso. Come se poi tu che leggi pretendi qualcosa...
post scriptum
non lo rileggerò se trovi errori sappi che sono ateo non gnostico.

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