venerdì 28 maggio 2010

Impudico Involucro

Vivo al limite del baratro e tutti i consigli che dispenso sono solo parole in forse nate dal fondo di un bicchiere.
Vivo di scosse sentimentali smuovo il silenzio con lattine e pentole di cartapesta.Vivo lucido e pronto allo scontro sempre,uccido amici nel sonno e tifo per il mio gancio destro.Ribollo nei semafori in ristrutturazione,rubo i paletti a Minerva e dedico foto al classico.Sfoggio confronti fra Ulisse,Dante e Godard imponendo il disprezzo come valico ultimo post amore.Ammazzo il tempo conscio che lui ammazzerà me,reco le mie spoglie sulle spiagge sperando che il mare salga a raccoglierle,un pescatore le farà sue e griderà al miracolo.Grido solo quando sono calmo in quanto è l'unico modo per cogliere la vertigine e renderla s.p.a.
Non ci sarà un'altra volta con le amanti e ce ne saranno troppe con le mogli ma di tutto questo lei mi dice che "La neve se ne frega che "Le lettere d'amore nel frigo" verranno dominate dalla frutta e che la poesia piangerà la sua morte.Lei guarda il mondo dal balcone io volgo le spalle ad esso e frugo fra le miserie del mio impudico involucro,sono venale con me stesso,non recherò più turbine alcuno al mio baricentro,resterò così fermo che il vento si sentirà inutile,ascolterò l'universo e lo racchiuderò in un unico mistico verso perchè solo chi è solo può dire del mondo grazie alla regola dell'estro e del rovescio.

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