sabato 27 giugno 2009

Il mio quartiere ventricolare


Ricordi la luce che avvolgeva quel rudere? Era a forma di San Matteo, le spoglie erano racchiuse nel riflesso dell'asfalto depresso, baciato dal gas vicino al luogo in cui ti ho perso. 

Gli armonici, le ottave, le ronde amare fuori dai caffè, la musica dal vivo ammazzata in un reality, il crocifisso agli angoli dove spacci, la luna sul tuo volto e io sempre più sconvolto. 

Scusami ombra se sono vivo, scusami benzina se affogo in locali fuori dal tempo. Il nostro amore non funzionerà, è una collana predata dalle multinazionali e amanuensi digitali.

Se solo il sole potesse sciogliere i ghiacciai e Pit, ora non sognerei di essere un paramilitare serbo al fianco di Tito né di essere alla ricerca di un soprannome per comporre tesi di Aprile.

Le sconfitte dell'Italia e la libidine di Smaila è la via dove giocavamo fra palloni e siringhe. 

A presto.


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