sabato 26 giugno 2010

Zenith

Albina sale le scale,Albina scende le scale,Albina sale le scale,Albina scende le scale.I cerchi al cervello sono persiane della mente,cala il sipario sullo Zenith di Parigi,le star hanno fatto il loro show,inutili poliglotti,rientro fra la falce borghese e il martello capitalista ma oltre i saloni e le porte girevoli c'è solo un piano di un film muto.Quanti alcolisti son nati con la parola?nel cinema,in radio,nell'evoluzione stessa,siamo tutti frammenti di spalle larghe disperse nella Columbia film.I diritti riservati li trovi nei garçon squinternati dirigenti di Montmartre,io strangolo le viti e schiaccio con i piedi da pagliaccio l'uva pronta a farsi vino,solo così sfioro Augusto,solo così bacio l'ebro.A Bruxelles niente di nuovo le statue pisciano e gli uomini pisciano sulle statue,le pubblicità abbondano e i fogli si svuotano.Lui in pigiama azzurro,lei in veste da notte rosa e un letto abbastanza largo da scampare l'uno all'altro,un cane morde il divano nuovo di zecca e loro cullano il pio disinteresse a vicenda grazie a un collare a quattro zampe nero con calzini bianchi.Rosolia sale le scale,Rosolia scende le scale,Rosolia sale le scale,Rosolia scende le scale.

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