mercoledì 9 giugno 2010

La palafitta

Il metronomo scandisce l'orizzonte visto dalla palafitta,tra due giorni abortirò i pensieri malsani in una pipa scolpita da una roccia e fumerò dell'erba rubata ai verdi pascoli,sarò crudo e macilento scavato in volto da topi aguzzi e dentiere di volpe ma non avrò turbini alcuni fra i cerchi del mio cranio.Sarò ricco di luce,stella o lampione che sia,schiarirò la voce e dirò in versi tondi e fluttuanti l'allegria,sfuggirò a quelle miniere lunghe settimane e brucerò le credenze cementate dei proiettori,la seta dei muri sottile e similtrasparente basterà per prolungare le distanze,la stanza continuerà ad essere l'inferno ma la disinfestazione avrà atto,basta scarafagi e corpi astratti per quadri,tra due giorni sarò artista e l'esperienze serviranno,tra due giorni sarò comunista e le fantasie serviranno,tra due giorni sarà oggi e avrò paura di domani 

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