Levo il copricapo anni 30,mi guidava,sollevo gli occhi a intervalli saltuari di tempo per un motivo preciso,continuo a guardare l'acqua zampillante sulla scarpa che oltrepassa e abbonda il calzino,sono in paralisi,il movimento della caduta è già noto e acquisito ma non riesco a discostarmi da ciò,tento con coraggio di sentire il contatto ne resto immerso e insensibile diverso invece è il suono martellante che prende eco nella mia mente.
Nell'attesa di slanci emotivi continuo ad innaffiarmi lungo i passi che cerco,mi esercito ogni giorno e duramente...Posso venire alla lavagna?
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