Dopo tutti i dì, le menzogne e le figure null’altro rimane
se non bestemmie e amori. Amore e lotta, amore è lotta e lotta amore. Entrammo
fra slanci di serene e pascià, fra sol e re, con re sol, fa re sol. Dada è un
pensiero fugace, veloce, rapace: un’orchestra alla finestra. Attraimi con i
balli di calzini e le balle da raccontare. Mama non sa che si fa, com’è che dà
e che sarà, sa solo che un assolo la aiuterà. Il ritmo fresco, snello, mesto e
bello: mesto è bello. I negozi di kuss kuss nel bus, le parole che si
violentano da sole, si violentano da sole le signore, i signori hanno ben
troppi umori. Il grigio al sole, sole folle, folle se, folle sole. Adieu francesco Forlani, le tue mani con cui batti le mani, i piedi, le cosce e le angosce.
Papa, non ci sta è morto.
Nessun commento:
Posta un commento