Ripercorrere la strada solcata da un uomo, dal te passato, da chi ti ha generato. Ripercorrere i luoghi e gli avvenimenti convulsamente, toccare quanto la mente inconsciamente rimuove, percepire il diritto all'esistenza, il progresso.
Ripercorrere il progressivo evolversi di tuo nonno, di tuo padre; giungere al loro apice e proseguire, verso la discesa; conoscere la strada futura è ripercorrere l'esistenza altrui prima che la propria.
Il bianco e nero delle foto, i quaranta grigi sullo sfondo, il fiocco elementare e il banco di legno. Il controllore sull'autobus, il portinaio, il salumiere, la tabaccaia, il fornaio, il poliziotto, il chirurgo, il professore, l'ingegnere e l'industriale, sono a malapena quattro persone.
Mescolare i mestieri vissuti di sponda, per memoria, per narrato.
Ripercorrere la fame, passeggiare con loro la domenica per sniffare l'odore della carne dai balconi d'oro. Vendere il porco e non poterlo mangiare: questa è la città. Entrare al cinema la prima volta a vent'anni, scoprirsi impotente con lo stipendio statale, scoprirsi ricco dopo essere stato prodigo scugnizzo di una famiglia povera.
Scoprire il comunismo estremo degli anni 70, i libri e le interviste, l'attacchinaggio alle pareti di una donna con la gonna non troppo lunga, trovare in quella donna tua madre e difenderla quando la chiamano puttana e non militante.
Scoprire Tannio il Brigante e i colpi in petto, sentire le cinghiate della notte prima del matrimonio, scoprire il fucile ancora carico del tuo bisnonno. Partire per due guerre come volontario, per un po' di pane e qualche terra non promessa. Sentirsi fascista, sentirsi demilitarizzato, sentirsi in lotta continua.
Scoprire la campagna, i monti e i ciucciari. Scoprire le mille "fatie" della giovane nonna, vederla in gamba e coi capelli neri da sempre. Sentire sulla pelle le cicatrici altrui, puzzare di letame in città, avere la schiena distrutta: ripetere il percorso altrui. Abbracciare un uomo alla corda e seppellirlo sotto un fiore, morire con lui.
Ripercorrere il progressivo evolversi di tuo nonno, di tuo padre; giungere al loro apice e proseguire, verso la discesa; conoscere la strada futura è ripercorrere l'esistenza altrui prima che la propria.
Il bianco e nero delle foto, i quaranta grigi sullo sfondo, il fiocco elementare e il banco di legno. Il controllore sull'autobus, il portinaio, il salumiere, la tabaccaia, il fornaio, il poliziotto, il chirurgo, il professore, l'ingegnere e l'industriale, sono a malapena quattro persone.
Mescolare i mestieri vissuti di sponda, per memoria, per narrato.
Ripercorrere la fame, passeggiare con loro la domenica per sniffare l'odore della carne dai balconi d'oro. Vendere il porco e non poterlo mangiare: questa è la città. Entrare al cinema la prima volta a vent'anni, scoprirsi impotente con lo stipendio statale, scoprirsi ricco dopo essere stato prodigo scugnizzo di una famiglia povera.
Scoprire il comunismo estremo degli anni 70, i libri e le interviste, l'attacchinaggio alle pareti di una donna con la gonna non troppo lunga, trovare in quella donna tua madre e difenderla quando la chiamano puttana e non militante.
Scoprire Tannio il Brigante e i colpi in petto, sentire le cinghiate della notte prima del matrimonio, scoprire il fucile ancora carico del tuo bisnonno. Partire per due guerre come volontario, per un po' di pane e qualche terra non promessa. Sentirsi fascista, sentirsi demilitarizzato, sentirsi in lotta continua.
Scoprire la campagna, i monti e i ciucciari. Scoprire le mille "fatie" della giovane nonna, vederla in gamba e coi capelli neri da sempre. Sentire sulla pelle le cicatrici altrui, puzzare di letame in città, avere la schiena distrutta: ripetere il percorso altrui. Abbracciare un uomo alla corda e seppellirlo sotto un fiore, morire con lui.
Scoprire il proprio futuro è ripercorre il passato altrui.
Continua il percorso:
Ripercorrere: Compagna suggestione
Ripercorrere: La cento e 4
Ripercorrere: Questo sconosciuto
Continua il percorso:
Ripercorrere: Compagna suggestione
Ripercorrere: La cento e 4
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